Il Mamiani dei Giovani Ipocriti
- Il Dislessico
- 15 apr 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Di Eduardo Bifulco (si ringrazia zetaa_m per il busto del Mamio)
Gli attacchi alle nuove generazioni non sono novità. Sempre più privi di originalità e scopo, sia la generazione dei millenials che la nostra, la generation Z, ha imparato ad ignorarli. Si dice di noi che siamo vanitosi, pigri, presuntuosi, infantili, generalmente deboli, insofferenti e passivi. E non è sbagliato negare importanza a queste parole, almeno finché sono false. Forse infatti siamo degli ignavi, degli ipocriti figli di papà… Il nostro tanto bello e simbolico Mamiani è oggi l’ennesimo teatro di questa nostra passività un po’ idiota, e di quanto legittime possano essere le critiche alle nuove generazioni.
Greta Thunberg ha, a suo tempo, riempito le piazze di belle speranze e tutti abbiamo voluto crederle. Quanti detrattori però, quanti vecchi affogati di odio l’hanno criticata? Quanto disprezzo hanno meritato questi ultimi? Noi scioperavamo il venerdì e andavamo in corteo in giro per Roma. Le belle giornate di primavera dell’anno scorso garantivano quella certa gioia di chi si crede rivoluzionario. Poi siamo tornati a scuola e magari qualcosa è rimasto. Al Mamiani nasce infatti prima il gruppo dei Garden Angels, sotto la guida di una eroica professoressa Palmieri; poi abbiamo prodotto e venduto le borracce ufficiali, che soppiantassero le bottigliette d’acqua; nei primi mesi di quest’anno finalmente gli studenti formano il “gruppo ambiente” e viene messo a punto un programma definito per la raccolta differenziata nelle classi, all’inizio solo carta e smaltimento cellulari. E adesso?
Finalmente scopriamo che faccia hanno “i giovani”! Nessuno fa la differenziata. Nonostante siano ovunque disponibili i cesti appositi siamo tanti bamboccioni che non crescono, e manco ci sperano. Sembra quasi una battuta ormai, insistere sull’importanza della differenziata… ma con che coraggio possiamo mettere mi piace alla povera Greta su instagram, e a tutti coloro che si occupano delle stesse questioni ovunque su internet, quando a scuola ignoriamo questo dovere morale? Si tratta di prestare minima attenzione a minime cose e falliamo anche così?
È paradossale d’altronde entrare la mattina nel Mamiani che tutti professano di amare, simbolo della autonomia giovanile, della nostra capacità di autodeterminazione, eredi noi di fin troppe proteste ed occupazioni, e non esserne all’altezza. Nel ‘68 siamo il primo liceo in Italia a venire occupato, cinquant’anni dopo andiamo a protestare per il clima e tornati in aula non sappiamo dividere un foglio di carta dall’involucro dei maledetti twix? Vogliamo fare il necessario esame di coscienza e rivelare a noi stessi tutta questa vergognosa ipocrisia?
Come possiamo evitare le prediche? Come potete essere così incoerenti con voi stessi? Così idioti? Come dovremo non accusarvi di ipocrisia, voi che urlate come scimmie eccitate nelle piazze e ignorate di avere in mano il vostro stesso futuro tutti i giorni… Il Mamiani è diventato un nido di figure oziose, studenti senza spina dorsale. Speriamo davvero che se ne accorgano, preghiamo che comincino a far qualcosa… anche solo far attenzione alla propria spazzatura!
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